AVEZZANO – Una situazione “pesante”. L’ha definita così qualche giorno fa Papa Francesco l’atmosfera di Pasqua, un secondo anno in lockdown. Dopo centinaia di giorni, aumentano purtroppo le vittime del coronavirus. In quel bollettino pubblicato tutti i giorni ormai da un anno, non ci sono solo numeri, ma volti e persone. Ne abbiamo parlato con il Vescovo Pietro Santoro a #MARSICAST e il suo non può non essere un messaggio di Speranza.
“Una situazione molto pesante, per il numero delle vittime, per il numero dei malati, per tutte le conseguenze sociali ed economiche. Il virus ha causato una frattura e noi ci siamo dentro. Da Vescovo sono chiamato ad assumere il significato della pesantezza, perché dietro questa parola ci sono lutti dentro le famiglia, saracinesche abbassate, volti sofferenti. In questa situazione arriva la Pasqua.
Il Cristo che muore in croce rappresenta le crocifissioni della storia, del virus, della guerra, della sofferenza. Siamo chiamati oggi ad allargare l’orizzonte anche verso il Terzo Mondo dove non sappiamo cosa sta veramente accadendo. Oggi parliamo dei vaccini e dei problemi che abbiamo qui sotto gli occhi. Ma ci sono Paesi, purtroppo che nemmeno li vedranno mai i vaccini.
Alla Pasqua è legato un messaggio di Speranza. La Pasqua ci restituisce una presenza viva, da quando Cristo ha vinto la morte vuol dire assumere dolore e la nostra responsabilità di essere che seminano speranza. La speranza è oggi camminare insieme, darci la mano e andare verso il domani”.