CELANO – Si è tenuto mercoledì 28 aprile, in modalità streaming, il consiglio comunale di Celano.
Tra i punti all’ordine del giorno, il più importante è stato l’approvazione del bilancio previsionale, documento di fondamentale importanza per le casse comunali che, come illustrato da una relazione dallo stesso Commissario Prefettizio Dottor Giuseppe Canale, non presentano criticità ribadendo la solidità finanziaria dell’ente.
Nel corso del consiglio è stato affrontato anche il discorso tributi: sono state riconfermate le aliquote Irpef ed Imu 2020, con la volontà di rivalutare l’Irpef nel corso dell’anno, mentre per quanto riguarda l’Imu, la tariffa rimane invariata, perché risulta essere già la più bassa applicabile.
Motivo di discussione tra maggioranza e opposizione è stata invece la tariffa Tari che con la precedente amministrazione Santilli, aveva subito una diminuzione con le agevolazioni. In fase di approvazione di bilancio il commissario non ha ritenuto di applicare le medesime agevolazioni tariffarie in quanto trattasi di un bilancio tecnico.
Il consigliere di maggioranza Cinzia Contestabile, ha evidenziato il fatto che il dottor Canale aveva riunito i capigruppo in un incontro proponendo loro la possibilità di concordare un accordo per confermare la tariffa Tari in base all’aliquota dello scorso anno e le agevolazioni tariffarie, ma mentre la maggioranza era allineata nel cercare di affrontare e trovare una soluzione a beneficio dei contribuenti, la minoranza ha ritenuto opportuno far restare le tariffe della Tari aumentate del 40% dal bilancio tecnico del commissario Canale. Le motivazioni addotte, dai consiglieri di opposizione Gesualdo Ranalletta, Calvino Cotturone e Angela Marcanio dell’aumento sarebbero riconducibili “in parte all’aumento dei costi del servizio di nettezza urbana, il resto all’errore effettuato lo scorso anno di applicare tariffe ridotte non dovute”.
Appare dunque scontato, ora, l’invito della minoranza al commissario di rivedere i costi che generano tali aumenti e in particolare quelli legati alla gara d’appalto con l’attuale gestore, “anche rivedendo le modalità di gara” e dare mandato agli uffici di controllare se quanto da capitolato viene rispettato.
Non è passata inosservata, altresì, la dichiarazione, avvenuta prima su una testata giornalistica locale il cui editore è lo stesso Calvino Cotturone e poi durante il consiglio comunale, del consigliere Ranalletta, che ha ribadito con fermezza la volontà di rassegnare le dimissioni. Dimissioni che sarebbero dovute arrivare durante la giornata del consiglio e che invece sembrerebbe saranno presentate la prossima settimana insieme a quelle del segretario del Pd Cotturone e della Marcanio.