TAGLIACOZZO – “Sono stati mesi intensi. Molti di noi, professionisti del settore, ci siamo trovati costretti a consigliare ai nostri sposi di rinviare i loro matrimoni”, ha esordito così, Monia Murzilli, nell’intervista di ieri su #MARSICAST nella puntata dedicata alla ripartenza nel settore Matrimoni. Questa settimana, il governo Draghi ha finalmente stabilito una data per gli operatori del settore: dal 15 giugno, i matrimoni si potranno celebrare, senza limiti di invitati e non nella modalità del Regno Unito. Green pass per tutti i partecipanti e covid Manager per gestire la sicurezza e le distanze nei banchetti.
Se prima gli stranieri che volevano celebrare il matrimonio nei bellissimi paesaggi artistici e culturali del nostro Paese, oggi bisogna dire che accade il contrario, tanto che sono gli italiani che tendono a partecipare all’estero. C’è anche una nuova tendenza, quella del matrimonio simbolico.
Con Monia, manager di Mo Wedding & Events, abbiamo ripercorso tutte le nuove regole che saranno applicate dal 15 giugno (CLICCA QUI PER VEDERE TUTTA L’INTERVISTA):
- predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento;
- mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni;
- riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso alla sede dell’evento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita;
- disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors);
- laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (es. giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro;
- assicurare adeguata pulizia e disinfezione degli ambienti interni e delle eventuali attrezzature prima di ogni utilizzo;
- gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non sono seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro);
- il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti;
- niente bomboniere sui tavoli;
- è possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie;
- la modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose;
- per eventuali esibizioni musicali da parte di professionisti, devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro. Obbligatorio mantenere il distanziamento tra artisti e pubblico di almeno 2 metri.
- I microfoni dovranno essere igienizzati se usati da più persone. I balli dovrebbero essere consentiti solo all’esterno, ma su questo si dovrà pronunciare il Cts.
COVID MANAGER. Si tratta di una figura che è già nata a livello aziendale, per i ricevimenti con almeno 50 persone. Il Covid Manager si accerterà che i festeggiamenti per il matrimonio avvengano in accordo con quanto previsto dalle “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” emanate dalla Conferenza permanente Stato Regioni il 28/4/2021.
- controlla che venga rispettata la segnaletica per il distanziamento fisico;
- controlla che le barriere di plexiglas siano state posizionate nei luoghi in cui è necessario, come nelle reception, nei bar e nell’area buffet per quanto riguarda gli hotel;
- controlla che siano presenti dispenser di igienizzante.
- deve controllare che gli ospiti, i dipendenti e i collaboratori rispettino i comportamenti di prevenzione.
GREENPASS. Ormai, è già nota la misura. Si tratta di una certificazione rilasciata anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino e ha validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale. Con il nuovo decreto del 18 maggio si porta a 9 mesi la validità del Green pass di chi ha completato il ciclo vaccinale. Questo significa di fatto che se si ha ricevuto il vaccino di AstraZeneca, la cui seconda dose viene inoculata a distanza di circa tre mesi, il Green pass ha validità di circa un anno. Se si ricevono i vaccini Pfizer e Moderna, che hanno al momento un richiamo dopo 42 giorni, è di poco più di 10 mesi. Infine, con Johnson&Johnson, una sola dose, la durata del Green pass è di 9 mesi.
Le generali caratteristiche per ottenere il green pass sono:
- essere stati vaccinati contro il Covid-19;
- aver ottenuto un risultato negativo al tampone; In caso di tamponenegativo, il certificato vale nelle 48 ore successive dall’esecuzione del test.
- essere guariti dall’infezione. La validità del Green pass rimane a sei mesi in caso di guarigione da Covid-19.