AVEZZANO – E’ di qualche giorno fa la notizia di un pilota di droni denunciato per aver volato in prossimità di aeroporti e oltre lo spazio aereo consentito ai droni.
Un altro caso, quindi, da annoverare nell’attività aerea abusiva ed illegale questa volta nei cieli di Roma. Secondo la fonte, infatti, il pilota oltre a volare in prossimità dell’aeroporto avrebbe spinto il drone oltre la quota consentita a questi velivoli filmando, oltretutto, il passaggio di un aereo di linea in fase di atterraggio. Inutile dire della pericolosità di tali manovre, ma in tutte le categorie si riscontrano purtroppo atteggiamenti illegali e al di fuori di ogni buon senso.
Purtroppo, anche i cieli della nostra Marsica non sono immuni da queste manifestazioni fuori norma.
Negli ultimi tempi si sono riscontrati, infatti, attività di volo illegali che fanno tutt’altro che bene allo sviluppo del settore. Ma ciò che è peggio è il fatto che in alcune circostanze tali attività di volo sono state avallate anche a livelli istituzionali a testimonianza, purtroppo, del grado di ignoranza sull’argomento Aviazione.
Si ricorda, infatti, che per pilotare un drone sono necessari i seguenti requisiti:
– attestato di volo A1/A3 (se superiore a 250g di peso) per volare fuori dell’ambito urbano;
– attestato A2 (oppure il vecchio CRO) per volare in ambito urbano;
– assicurazione obbligatoria sul velivolo;
– registrazione su D-Flight per acquisire il QR code dell’operatore.
Oltre ai requisiti di “pilotaggio”, occorre poi verificare le condizioni dello spazio aereo sovrastante, ovvero controllare se le disposizioni Enac consentono il volo libero o soggetto ad autorizzazione e/o restrizione.
Si raccomanda, quindi, una maggiore accortezza, buon senso e formazione aeronautica allo scopo di evitare incidenti e spiacevoli controversie, le quali producono solo effetti nefasti sul settore droni.