Di Leonardo Alfatti Appetiti
83 anni fa, nella notte tra il 9 ed il 10 novembre del 1938, avvenne la tristemente celebre Notte dei cristalli (“Kristallnacht”): espressione derisoria che indica i pogrom nazisti condotti in Germania, Austria e Cecoslovacchia contro la popolazione ebraica, capro espiatorio del malcontento popolare. In una sola notte vennero distrutte migliaia di vetrine di negozi ebrei e furono date alle fiamme centinaia di sinagoghe. La propaganda del Reich sostenne, ai tempi, che “non c’è giudeo a cui sia stato torto un capello”, ma ad oggi si stimano tra le 1000 e le 2000 vittime quella notte. La Kristallnacht sollecitò l’inasprimento della politica antisemita del Reich ed a causa di ciò il 9 novembre 1938 viene preso come data simbolica per segnare l’inizio dell’Olocausto e per celebrare la Giornata Mondiale contro il Fascismo e l’Antisemitismo, indetta dalle Nazioni Unite. Quest’ultima ha l’obiettivo di non far abbassare la guardia contro le moderne forme di fascismo ancora attive nel mondo e contro ogni tipo di discriminazione e razzismo in generale.
Come disse Liliana Segre dopo la nomina a senatrice a vita: “Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.“