La variante Omicron avanza rapidamente in Italia (il 3 gennaio era all’81%) ma a macchia di leopardo nelle regioni. Ormai in Basilicata circola solo questa variante, mentre Delta azzerata.
In Abruzzo è al 77,8%, per cui la presenza della Variante Delta è oltre il 20%. La stima emerge dall’ultima ‘flash survey’ condotta lo scorso 3 gennaio dall’Iss e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali.
Su 125 casi sequenziati dalle strutture abruzzesi, 90 sono riconducibili a Omicron e 25 a Delta. Nel complesso sono 198 i campioni riconducibili alla variante Omicron, sequenziati a partire dal 13 dicembre 2021: 142 fanno riferimento a positivi della provincia dell’Aquila, 44 del Teramano, dieci del Chietino e due del Pescarese. Sono invece 3.613 i campioni riconducibili alla variante Delta, sequenziati a partire dal 2 maggio 2021.
In Abruzzo sono due le strutture che si occupano del sequenziamento: il laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’università ‘d’Annunzio’ di Chieti, per le province di Chieti e Pescara, e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, per il Teramano e per l’Aquilano.
La situazione nelle altre Regioni
In Valle d’Aosta, Delta è ancora la variante prevalente con il 66,7% e Omicron è ferma al 33,3%. E il suo declino appare più lento nella Provincia autonoma di Bolzano, dove il sorpasso c’è stato (Omicron è al 54,2%), ma Delta si tiene una fetta del 41,7%. Avanzata di Omicron meno rapida che altrove anche in Friuli Venezia Giulia (64,6%, Delta 35,4%) e in Veneto, dove la nuova variante è al 66,1% e Delta al 33,9%.
Delta è già sotto il 10% in 4 Regioni: oltre alla Basilicata, succede in Molise dove Omicron è al 97,8% e Delta al 2,2%, in Umbria dove è scesa al 6,7% e Omicron è a quota 93,3%, in Puglia dove Omicron è al 91,9% e Delta all’8,1%. Vicine al 90% di Omicron ci sono anche la Toscana (89,2%), e la Lombardia (88,7%). Il Lazio vede Omicron all’85,4% e Delta ormai minoritaria al 14,6%. Nelle Marche Omicron è all’82%, in Sardegna all’83,3%. Restano sotto l’80%, ma non troppo lontane, Emilia Romagna (79,4%), Sicilia (78,8%), Piemonte (76,8%), Liguria (76,7%), Provincia autonoma di Trento (76%), Calabria (71,4%) e Campania (70,9%) .