A Montecitorio è iniziato il quarto scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica. Da oggi è sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti l’Assemblea, cioè 505 voti. Tuttavia si preannuncia “fumata nera”, poiché le coalizioni di centrodestra e centrosinistra hanno annunciato entrambe che voteranno scheda bianca. Una scelta finalizzata alla convergenza su un nome condiviso e di alto profilo istituzionale. Inoltre, entrambe gli schieramenti politici si sono espressi per una doppia votazione domani.
CINQUESTELLE – A quanto si apprende da fonti vicine a Beppe Grillo, questa mattina c’è stata una lunga telefonata tra il garante M5S e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Ovviamente non è vero, non ho mai ricevuto né tue telefonate né tue pressioni su Draghi al Colle. Le notizie che hanno riportato sono false”, avrebbe detto Grillo a Di Maio nella telefonata di stamane. “Grillo voleva il quadro della situazione sul Colle da Di Maio, perché dall’esterno c’era un po’ di confusione su come si stava muovendo il Movimento. Ma, come accade ogni volta che Grillo chiama Di Maio, tutto avviene nella massima riservatezza, perché Beppe chiede di essere lasciato fuori da queste cose e Luigi è molto rispettoso di Beppe. Non vi dirò mai cosa si sono detti, meglio evitare”, conclude Marici ridendo. “Il fatto che già ieri” le forze di centrodestra “non sono riuscite a ritrovarsi per un confronto non promette bene”, afferma il leader M5S Giuseppe Conte, parlando con i cronisti fuori Montecitorio. Vorrei chiarire ai cittadini che abbiamo aperto un confronto perché nella situazione in cui siamo nessuno schieramento precostituito può pensare di eleggere il Presidente della Repubblica suo, di parte, che non rappresenti tutti”.
PD – Vertice di Pd, M5S e LeU alla Camera in vista del quarto scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica: sarebbe confermata anche oggi la scheda bianca, si apprende. “Nessuna coalizione può pensare di eleggere un presidente della Repubblica che sia di parte”, ha detto il leader M5S, Conte, giungendo alla Camera per l’incontro. “Aspettiamo l’esito del vertice del centrodestra”, fiduciosi in “un dialogo più serrato”, ha aggiunto.