Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica nell’ottava votazione. Mattarella ha raggiunto il quorum della maggioranza assoluta, pari a 505 voti, per l’elezione alla Presidenza della Repubblica. Un secondo bis, nella Repubblica Italiana, come Giorgio Napolitano, ma c’è bis e bis.
In ogni caso l’analisi di sabato scorso era giusta. Nell’intervista ai Parlamentari abruzzesi era chiaro il quadro della settimana entrante.(Guarda l’INTERVISTA a Gabriella Di Girolamo, Stefania Pezzopane, Nazario Pagano e Camillo D’Alessandro).
Vani tentativi di trovare un sostituto. Impossibilità di trovare una quadra per rimanere al Governo e forse ancora non si è pronti per una figura femminile.
Alla fine resta supplicare l’unica persona che questo Governo l’ha creato. In fondo è giusto così, questo governo è nipote di Mattarella. E ancora non sembra in grado di camminare da solo.
Draghi alla Presidenza significava aprire una crisi di governo.
Inutile spiegare perché la destra avrebbe richiesto il voto: Lega e Forza italia avrebbero perso seggi.
Così anche i Cinque Stelle. Il Pd forse guadagnava qualcosina. Leu e Italia Viva avrebbero superato la soglia di poco. Forse. Ci avrebbe guadagnato solo la Meloni, che al momento è in opposizione.
Una Presidente della Repubblica donna? Non siamo pronti. Ci hanno provato, ma che magri tentativi e con lo scivolone della seconda figura dello Stato e di tutto il centrodestra.
Resta di fatto, che nel 2022, c’è difficoltà a trovare persone di alto rilievo. Pensate che nessuno aveva pensato a David Sassoli. Ci ha lasciato e qualcuno si è ricordato che esisteva.
Questa è la politica di oggi. Tanti messaggi filtrati al popolo. Tanti problemi urlati e mai risolti. Poche personalità. Pochissime personalità.
30 anni fa, proprio la fine della Prima Repubblica. E Quel processo di giustizialismo politico. Chissà se allora si era pensato anche ad un dopo.
Sta di fatti, che a molti mancano molte personalità di un tempo.