AVEZZANO – Nell’ambito della manifestazione “AvezzanoBimbi 2022”, al Castello Orsini, prenderà vita anche un Festival di Teatro per le famiglie e i ragazzi realizzato dalla cooperativa Fantacadabra, il Comune di Avezzano – Assessorato alla Cultura e la collaborazione con la Coop Arcobaleno e il Teatro Stabile d’Abruzzo.
PROGRAMMA
VENERDÌ 2 SETTEMBRE
Castello Orsini
Ore 15 Laboratorio di attività artistiche e gioco
Ore 17 Spettacolo di clown per bambini una produzione TSA e Compagnia
Brucaliffo
“CANTI, CONTI E FANTASTICI RACCONTI”
Ore 21 Spettacolo per bambini Compagnia Teatro B. Brect
“PULCINELLA MON AMOUR, Incubi, lazzi e sogni di Pulcinella “
SABATO 3 SETTEMBRE
Castello Orsini
Ore 15 Laboratorio di attività artistiche e gioco
Ore 17 Spettacolo per bambini una produzione TSA e Compagnia Teatrabile
“BARBABLÙ”
Ore 21 Spettacolo per bambini una produzione TSA e Compagnia
Fantacadabra
“IL GATTO CON GLI STIVALI”
DOMENICA 4 SETTEMBRE
Castello Orsini
Ore 15 Laboratorio di attività artistiche e gioco
Ore 17 Spettacolo per bambini una produzione TSAe Compagnia Fantacadabra
“I VIAGGI DI ALICE”
ore 21 Spettacolo per bambini una produzione TSA e Compagnia
Fantacadabra
“A CHE ORA ARRIVA L’ARCA DI NOÈ”
A causa del previsto maltempo le manifestazioni si terranno tutte al
Castello Orsini di Avezzano
AVEZZANO BIMBI 2022
PROGRAMMASPETTACOLI 1, 2, 3 SETTEMBRE
Venerdì 2 Settembre ore 17
una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con
Brucaliffo
“CANTI, CONTI E FANTASTICI RACCONTI”
con Francesca Catenacci e Cecilia Cruciani
regia di Fabrizio Pompei
Uno spettacolo dedicato ai bambini di ogni età direttamente dalla
tradizione popolare. Recuperare i racconti e i canti delle differenti
tradizioni popolari italiane ci porterà a riscoprire un personaggio
controverso: IL LUPO. Amato e odiato il lupo è lo spirito arcaico che
porta in scena la paura umana ma anche lo spirito solidale e comunitario
del branco. Nelle fiabe la tradizione ci restituisce strumenti per
elaborare le paure, viverle nei panni di personaggi narrati e le canzoni
popolari evocano e allontanano gli stessi. Uno spettacolo interattivo
che invita i piccoli spettatori a interagire con le storie, creare
atmosfere, cantare insieme, fare scelte difficili. In scena una attrice
che prova a cantare e una cantante che si presta a fare l’attrice.
Venerdì 2 Settembre ore 21
Uno spettacolo del Teatro Bertold Brecht di Formia
“PULCINELLA MON AMOUR Incubi, lazzi e sogni di Cetrulo Pulcinella”
con Maurizio Stammati, Pompeo Perrone, Chiara Ruggeri, Chiara Di Macco,
Dilva Foddai
regia Maurizio Stammati
Strutturato come fosse un gran carnevale di maschere e tamburi,
coriandoli e bandiere, si narra l’arte difficile del sopravvivere di
Pulcinella Cetrulo, maschera dai mille volti sempre in fuga da qualcuno,
sempre in cerca di qualcosa. Nel riscrivere per attori e musica le
avventure guarattellesche della maschera in bianco e nero, si racconta
degli incontri terreni e sovrannaturali del Cetrulo Pulcinella,
condannato a morte per essere sfuggito al suo burattinaio. Rappresentato
per la prima volta nel teatro di Fleury in Francia, lo spettacolo ha una
doppia vita: il palcoscenico e la strada. Può infatti essere
rappresentato in palcoscenico per un pubblico di adulti e di bambini, ma
anche nelle piazze e nei vicoli delle città, costruito come un percorso
a quadri. Sempre il pubblico viene portato a compiere un viaggio, al di
là dei facili stereotipi, autentico, ironico, amaro e grottesco nel
mondo variopinto di Pulcinella
Sabato 3 Settembre ore 17
una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con
Teatrabile
“STORIA DI BARBABLÙ”
Con Alessandra Tarquini, Michele Di Conzo, Fabrizio Villacroce.
Regia, musiche e drammaturgia di Eugenio Incarnati.
Lo spettacolo, partendo dalla struttura della fiaba trascritta da
Perrault, recupera elementi tratti dalle storie della tradizione
popolare abruzzese. Una logica a-logica sospinge lo spettacolo: ogni
possibile linguaggio è messo in discussione, tutto è finto, tutto è
visibile, svelato… e tutto è improbabile. Tutto, d’altro canto, è
veloce, quel tanto che serve a frustrare i sensi e ad abbandonarsi al
flusso del racconto. Nella (apparente) semplicità dell’allestimento, nel
grottesco, nell’onirico e nel ridicolo si ritrova, alla fine, il senso
del linguaggio del teatro.
Sabato 3 Settembre ore 21
una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con
Fantacadabra
“IL GATTO CON GLI STIVALI”
Liberamente ispirato alla favola omonima di Perrault
Con Santo Cicco, Laura Tiberi e Roberto Mascioletti.
Musiche e canzoni di Paolo Capodacqua.
Ideazione e regia Mario Fracassi
Un giovane e sfortunato ragazzo si traveste da Gatto (assumendo su di sé
il ruolo dell’eroe e, dunque, del bambino), usando l’astuzia e
l’inganno, si procura ricchezza e felicità facendosi beffe del potere
costituito; tale potere è rappresentato da un Orco da operetta…
Il ragazzo, terzo figlio di un povero mugnaio, riceve in eredità una
maschera e un vestito da gatto. Naturalmente è disperato, ma, quando
capisce il valore dell’eredità che il padre gli ha lasciato… Lo
spettacolo si presenta come uno scherzo leggero e irridente, dove tutte
le situazioni che possono prestarsi alla risata, allo sberleffo, al
nonsense e all’effetto comico sono amplificate ed accentuate dagli
interventi dei personaggi come in una sorta di viaggio fantastico, con
il trionfo della bizzarria e del gioco.
Abbiamo voluto leggere in questa fiaba un riferimento esplicito alla
Maschera e alla Commedia dell’Arte, trasformando il costume del “Gatto
con gli stivali” (che indossa il giovane ragazzo) in una sorta di
costume che rimanda all’idea di un Pulcinella o un Arlecchino.
Domenica 4 Settembre ore 21
Una coproduzione FANTACADABRA e Teatro Stabile d’Abruzzo
“I VIAGGI DI ALICE”
Interpreti: Laura Tiberi
Aiuti di scena e burattinai Santo Cicco Mario Fracassi
Testo e Regia Mario Fracassi
Musiche Paolo Capodacqua
Burattini e Pupazzi Wally Di Luzio
Una quinta come “Palazzo dei burattini” e un tappeto, faranno da sfondo
alle storie che coinvolgeranno Alice, la protagonista dello spettacolo.
Questa volta Alice ci dirà che : C’era una volta una bambina, che si
chiamava… Prezzemolina, bella, innocente e arguta, che avrebbe dovuto
presto imparare a guardarsi da pericoli meno fantastici di fate
cannibali e dalle facili promesse di futuri adulatori, senza tuttavia
perdere la curiosità per la scatola a sorpresa, un po’ beffarda, un po’
meravigliosa, che è la sorte. Una fiaba da cui a emergere è una certa
sfrontatezza di Prezzemolina che non aspetta passivamente o con spirito
sacrificale di essere riscattata da un eroe: anche quando è
terrorizzata, in preda allo sconforto, non cede, sa il fatto suo,
resiste per salvarsi letteralmente la pelle. Eppure in questa storia
piena di movimento e dialoghi vivaci, tutti tendenti alla migliore
soluzione finale c’è una casa materna, una donna incinta ed un orto,
un’immagine familiare, che si popola di presenze ostili. Ma chi è in
realtà la protagonista, cosa rappresenta? Come spiegare la sventatezza
della madre, la sua sparizione nello svolgersi della trama?
.
Domenica 4 Settembre ore 21
una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con
Fantacadabra
“A CHE ORA ARRIVA L’ARCA DI NOÈ”
Con Santo Cieco, Laura Tiberi, Roberto Mascioletti, Natascia
Pietrangeli, Mario Fracassi.
Musiche e canzoni di Germana Rossi Regia Mario Fracassi
“Dovete essere sull’arca alle otto in punto se volete salvarvi, perché
ci sarà una terribile alluvione…
Uno spettacolo che presenta una versione moderna e diversa del Diluvio
Universale raccontata dalla prospettiva di tre pinguini. Una storia che
tocca le corde della pancia, muovendo al riso e al pensiero. Uno
spettacolo giocato su un registro che mescola l’umorismo alla
riflessione e all’indagine esistenziale. Uno spettacolo che cerca, con
facilità e ironia, di prendere sul serio la grande questione di Dio
giocando sul diluvio in modo divertente e arguto. La storia si svolge
tra i ghiacci e le nevi del Polo dove tre pinguini, annoiati e
litigiosi, sono sorpresi da un evento straordinario: il volo di una
farfalla. Non hanno mai visto niente di cosi bello…Proprio in quel
momento una colomba viene ad annunciare il diluvio universale. Ma loro
non possono salvarsi: c’è posto solo per due pinguini sull’arca di Noè,
perché solo due animali di ogni specie potranno sopravvivere salendo a
bordo. Che fine farà il terzo pinguino? Fortunatamente hanno un’idea
brillante…
Un racconto dove poesia e ironia si intrecciano, capaci di suscitare un
sorriso che rende più consapevoli. Uno spettacolo divertente e poetico
sull’amore, una favola e una storia di amicizia e di solidarietà per
tutti. Nello spettacolo tre pinguini e una colomba (con Noè come
comparsa) sono protagonisti di un racconto fuori dall’ordinario che
intreccia questioni e quesiti metafisici fondamentali (l’esistenza di
Dio, il problema del male, il peccato) con un umorismo irresistibile
entro la narrazione del mito universale del Diluvio. Ma visto dal basso,
con occhi di bambini.