“Leggiamo su alcuni quotidiani quanto la riforma Cartabia sia necessaria al Paese e come le Forze dell’Ordine e i sindacati che si scaglino contro il provvedimento starebbero alzando polemiche giustizialiste. Il Pnrr non legittima però a depenalizzare i reati” – così interviene Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, associazione sindacale a tutela delle Forze Armate –“La riforma è imposta dai vincoli europei per il via libera ai fondi del Pnrr, riconosciuto anch’esso come intervento essenziale per ridurre i fascicoli sui procedimenti penali e velocizzare il corso della giustizia. Unarma, che rappresenta chi ogni
giorno si occupa davvero di salvaguardare la legalità e non ne interpreta le esigenze da dietro una tastiera, si domanda se gli impegni assunti possano accontentare oltre che l’Europa anche i cittadini preda di reati. Non è un discorso ‘giustizialista’ il nostro, ma realista” – prosegue Nicolosi – “Non possiamo permettere che in Italia chi delinque esca liberamente dal carcere, di certo non per una nostra supposizione, ma in base a ciò che sostiene la riforma stessa: il provvedimento ammette infatti la possibilità che le misure cautelari emesse, per i procedimenti già in corso, possano perdere efficacia nel caso in cui, entro venti giorni dall’entrata in vigore delle nuove norme (quindi entro il 18 gennaio), l’autorità giudiziaria non riesca a rintracciare la vittima e a ottenere la denuncia”.