Così il Consigliere regionale e Presidente della Commissione d’inchiesta sull’emergenza idrica Sara Marcozzi, che torna a occuparsi di fondi per centri antiviolenza e case rifugio. “I giorni passano, nulla si muove e l’assessore Quaresimale sembra desaparecido. Mi trovo costretta a segnalare nuovamente che, a oggi, nulla è cambiato. Si continuano ad accumulare ritardi, generando una situazione di inerzia che, a mia memoria, non si era mai vista in Regione Abruzzo su un tema determinante per la sicurezza delle donne. Ricordo che il Consiglio regionale ha dato un’indicazione chiara in merito al sostegno a centri antiviolenza e case rifugio quando, nell’ultima sessione di bilancio, ha approvato un emendamento a mia firma che incrementa di 150 mila euro all’anno i fondi regionali a disposizione dei centri antiviolenza e delle case rifugio. Ma l’aumento dei finanziamenti è inutile se non viene seguito da un’azione altrettanto rapida da parte della burocrazia regionale. Queste Associazioni svolgono ogni giorno il proprio ruolo di presidio del territorio a protezione delle donne, e a questo compito, già molto gravoso, non può aggiungersi una macchina amministrativa che non dà il supporto e non eroga materialmente i soldi. Mi auguro che le risorse vengano sbloccate a stretto giro e, soprattutto, che non si debbano denunciare ancora certi ritardi”, conclude Marcozzi.
PIETRUCCI: INTERVENTI IMMEDIATI PER LE IMPRESE AGRICOLE DEL FUCINO
Le esigenze e le prospettive delle imprese agricole del Fucino sono state al centro di un incontro che il consigliere...