Un debito fuori bilancio di oltre 100mila euro riaccende la polemica sulle spese legali a Celano. Già nelle scorse settimane il segretario di circolo locale del Pd, Ermanno Natalini, aveva rilevato un costo eccessivo da parte dell’ente per le questioni legali.
Ora torna di nuovo sull’argomento alla luce di una legittimazione di un debito fuori bilancio generato dal Comune di Celano. “Le bugie hanno le gambe corte e non reggono alla prova dei fatti”, ha evidenziato Natalini, “solo qualche settimana fa il sindaco aveva dichiarato che si spendevano tanti soldi per le vicende legali e che le cause poi venivano vinte.
Così invece non è. Le cause il Comune purtroppo le perde e a farne le spese sono proprio i contribuenti”. Natalini ha precisato che il Comune ha dovuto riconoscere un debito fuori bilancio legato proprio a una causa persa dall’ente. “Le cause del Comune producono debiti fuori bilancio”, ha continuato il segretario di circolo del Pd di Celano. “Per una causa che in primo grado era stata persa, e per la quale erano stati stimati 75mila euro di risarcimento più 13mila di spese legale, il Comune ha deciso di fare appello e ha perso. Il risultato? Ora dovrà sborsare oltre 100mila euro di risarcimento, più le spese legali.
L’ennesimo debito fuori bilancio dimostra una gestione approssimativa della cosa pubblica. A cosa porta fare appello quando sono evidenti gli esiti? I professionisti incaricati non dovrebbero anche fare l’interesse del Comune e suggerire in quali casi è utile ricorrere in secondo grado? Torno a chiedere all’Amministrazione l’approvazione di un regolamento per la nomina dei legali garantendo il principio di rotazione come previsto dalle linee guida dell’Anac oltre che una gestione più oculata dei soldi pubblici”.