AVEZZANO – Questa mattina, dopo gli arresti dello scorso agosto dei presunti responsabili del tentato omicidio ai danni di un cittadino albanese, che hanno portato in carcere e poi ai domiciliari un 48enne e un 26enne avezzanesi, rispettivamente padre e figlio, i militari del Nucleo Investigativo dell’Aquila hanno dato esecuzione alle perquisizioni, disposte dalla Procura della Repubblica di Avezzano, nei confronti dei principali indagatia cui, ferme le risultanze investigative ottenute negli ultimi mesi, vanno ad aggiungersi altri due indagati coinvolti nell’inchiesta,che hanno a loro volta ricevuto l’informazione di garanzia dovendo rispondere, a vario titolo, dei reati di lesioni personali aggravate, esplosioni di colpi e porto di armi da fuoco.
Le perquisizioni, circa venti gli obiettivi setacciati, che hanno riguardato i domicili, alcune attività commerciali e, infine, diversi locali nella disponibilità o in uso agli indagati, sono state svolte daun totale di 100 militari appartenenti all’Arma territoriale, allepattuglie del “Battaglione Lazio” di Roma, con l’ausilio dei reparti speciali tra cui i cinofili e una componente dello squadrone eliportato “Cacciatori di Puglia” di stanza a Foggia. Quest’ultima specializzata nella ricerca di catturandi e nascondigli celati tra le mura degli immobili ovvero negli spazi aperti di difficile perlustrazione.
Al termine della attività di polizia giudiziaria, è stato individuato e sequestrato del materiale utile al prosieguo delle investigazioni in corso, tra cui telefoni cellulari, alcuni pc e materiale informatico, che sarà messo a disposizione del pm titolare delle indagini.