ALBA FUCENS- Nel caldo pomeriggio di domenica 11 agosto, alle ore 17;30, si è svolto il quinto ed ultimo appuntamento della manifestazione storico-archeologica “Dall’Alba al tramonto”. Protagoniste di questo ultimo appuntamento archeologico sono state le tre colline che compongono l’antico centro di Alba Fucens: luoghi che hanno visto la storia umana ed artistica di questa perla archeologica.
Come per le precedenti manifestazioni, anche questa è stata sapientemente organizzata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo con il nobile scopo di promuovere le bellezze dello scavo antico ma anche del borgo medievale. Ad accompagnare il nutrito gruppo di visitatori, al cui interno c’era anche molti giovani, per le tre colline sono stati la sovrintendente e responsabile dello scavo di Alba Fucens la dottoressa Emanuela Ceccaroni che ha curato la spiegazione del colle di San Pietro, con annessa visita alla meravigliosa chiesa omonima e del colle Pettorino, il professor Fabrizio Galadini membro dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia che sul colle di San Nicola ha spiegato la geologia del paesaggio facendo anche un’interessante accenno alla situazione del terremoto del 1915 e lo storico medievalista Americo Tangredi che ha illustrato la storia medievale di Alba. I visitatori, inoltre, hanno potuto godere anche di una meravigliosa mostra d’arte posta all’interno degli scavi archeologi ed organizzata dall’Associazione Marsarte in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo.
Ricordiamo che lo scavo archeologico di Alba Fucens è incastonato all’interno di tre colli: il Pettorino, San Pietro e San Nicola. Il colle di San Pietro è quello più famoso, in cui sorge la meravigliosa chiesa dedicata al principe degli apostoli che sorgeva nell’ex tempio dedicato alla divinità di Apollo. Il colle San Nicola, dove nell’antichità sorgeva l’Acropoli, è occupato dall’antico borgo medievale di Alba distrutto dal terremoto del 13 gennaio 1915 e dov’è presente il maestoso castello Orsini. Infine il colle Pettorino alla cui sommità sorgeva un tempio mentre alla parete sorgeva l’antico teatro della città: sia l’antico tempio e sia il teatro non sono più presenti.