AVEZZANO – Tra i migliaia messaggi di solidarietà, ricevuti dal primo cittadino di Avezzano, per la situazione giudiziaria imbarazzante, dove la legge Severino non fa sconti a nessuno, si alza la voce contraria, invece, del consigliere comunale Goffredo Taddei, uomo di fiducia nel consiglio comunale attuale dell’ex sindaco sfiduciato De Angelis.
Alla nota stampa del consigliere Taddei che riportiamo di seguito, aggiungiamo solamente una nota del nostro direttore e la mettiamo in premessa:
“Un fatto di cronaca ancora tutto da provare fino al terzo grado di giudizio è differente da una sfiducia politica e di consenso cittadino. I tre anni e mezzo di buio che ha avuto la città di Avezano, non potranno mai essere colmati da una pregiudizievole ancora alla prima fase di giudizio. In più vorremmo ricordare al consigliere comunale che chi distorce l’informazione (Avezzano Disinforma) con una propria testata giornalistica è proprio il suo mentore, che non ha alcun rispetto dei giornalisti. Tant’è che siamo stati costretti a querelarlo.”
La nota stampa di Taddei -“In verità, al di là delle scontate dichiarazioni di circostanza, spocchiose ed arroganti, probabilmente predisposte da tempo, crediamo che non sia rimasto sorpreso lo stesso condannato il quale, in una vicenda in cui tutti i coinvolti a vario titolo avevano opportunamente scelto di “limitare i danni”, si stava preparando al peggio:
la nomina del fedelissimo Di Berardino – “uno di famiglia” – alla carica di vice Sindaco o l’assunzione di tanti giornalisti di varie testate nello staff comunale per veicolare la comunicazione e rintuzzare la libera informazione, ne sono la prova evidente.
Crediamo che questa vicenda penale, unita all’azione di responsabilità che lo vede a processo per risarcire un danno plurimilionario al Cam – Società partecipata dello stesso Comune di Avezzano e quindi con eventuale conseguente ineleggibilità per evidente conflitto di interessi, avrebbero dovuto consigliarlo a soprassedere dalla competizione elettorale, evitando di porre la Città in una posizione tanto scabrosa quanto imbarazzante.
Molti si domandano: cosa accadrà adesso?
Messe da parte le rassicuranti dichiarazioni della maggioranza, zeppe di bugie e di approssimazioni, la verità è che intanto Avezzano non avrà un Sindaco che possa rappresentarla nei tavoli istituzionali in un momento storico così delicato. E ci riferiamo alla vicenda del Tribunale, alla questione della Sanità (Ospedale e Covid), alla ripresa economica (Recovery Fund), laddove la presenza di un Vice amplifica la portata del discredito per la Città, priva del Sindaco perché condannato.
Ma pure il futuro non si presenta roseo.
Si confida nell’Appello già preannunciato: e se invece la sentenza di condanna venisse confermata (ipotesi plausibile) o se la vicenda del Cam determinasse la sua ineleggibilità e quindi la decadenza dalla carica?
La conseguenza sarebbe una sola: la nostra città si vedrebbe costretta a sopportare l’ulteriore oltraggio di una lunga gestione d’emergenza dopo aver subito un anno e mezzo di irresponsabile Commissariamento e otto mesi di inconsistente attività amministrativa, con il risultato di essere sempre più isolata dalle dinamiche e dai circuiti politici regionali e nazionali.
E’ giusto tutto questo?
Avezzano merita di vivere momenti di imbarazzo e di preoccupazione per la smania di protagonismo del sindaco Di Pangrazio ed il suo pervicace attaccamento alla poltrona?
Il nostro auspicio è che Giovanni Di Pangrazio svincoli la sorte di un intero territorio dalle sue personali vicende giudiziarie.”