AVEZZANO – L’Amministrazione comunale di Avezzano, nella persona della Giunta Comunale, ha deciso di traslocare il comando della Polizia Locale nel Palazzo Torlonia, ex sede dell’Arssa, Agenzia Regionale per lo sviluppo agricolo, soppressa dalla Regione Abruzzo, e pare per motivi relativi all’ultima riorganizzazione delle sedi e del personale del Comune di Avezzano.
Volendo evitare di parlare della quarta ridislocazione del personale, che peraltro pare abbia suscitato non poche perplessità e proteste per trasferimenti che sarebbero apparsi agli interessati ed anche ad altri più politici che altro, il problema grosso ora si punta sulla destinazione di Palazzo Torlonia. Il prestigioso edificio storico di Avezzano, uno dei pochi a dire il vero, sarebbe destinato alla Polizia Locale che deve cedere il suo edificio all’ufficio tecnico in quanto questo parrebbe non in regola con le norme di resistenza sismica e, quindi, da adeguare.
Una decisione che ha scatenato proteste in città al punto che è stata organizzata una petizione su Change.org e passata su Facebook e Twitter, che ha già quasi raggiunto le mille firme in pochissimi giorni. Ma desta anche molta perplessità la motivazione. Da fonti assolutamente affidabili e tecnicamente riconosciute, abbiamo saputo che il Palazzo Torlonia non avrebbe i parametri di sicurezza particolari che debbono avere gli edifici che ospitano le forze dell’ordine, di soccorso e pronto intervento, oltre che le istituzioni, che in caso di disastro naturale o altro, debbono essere in grado di reggere al meglio per garantire, per l’appunto, l’espletamento della loro funzione.
Molti, però, ricordano che per quella struttura si era parlato di Polo Universitario e Culturale che ora l’attuale Amministrazione sub-judice vorrebbe accantonare per destinare, come annunciato lo scorso autunno, i fondi alla salvezza del Tribunale di Avezzano. A chi ha lanciato questa accusa, il Comune di Avezzano risponde che la decisione di portare lì la Polizia Locale era stata già presa dalla passata Amministrazione, ovvero quella di Giovanni Di Pangrazio. Ma le cose non starebbero proprio in questo modo.
Il progetto presentato pubblicamente, e di quella occasione pubblichiamo le foto, parlava della destinazione del palazzo Torlonia e di altre strutture di quell’area per la creazione del Polo Universitario, prima di tutto, e poi di un centro culturale che avrebbe dovuto valorizzare la storia e le tradizioni della città e dell’intera Marsica. In quel disegno, poi, era compreso lo spostamento di una parte della Polizia Locale in poche stanze. Non solo, la motivazione addotta dall’attuale maggioranza a rischio, è che così si può garantire maggior controllo e maggior sicurezza in centro. Come dire che se mettiamo una pattuglia di Polizia stradale su ogni strada si evitano gli incidenti stradali.
Un’ultima notazione. Chi ha più di 30 anni, ricorderà come nell’edificio che ha l’entrata proprio all’incrocio fra via Torlonia e via Roma, fino ad una ventina di anni fa era ospitato il Commissariato di Polizia. Quindi si potrebbe pensare, se proprio è così necessario, di riqualificare parte di quell’immobile e lì ospitare la Polizia Locale, lasciando al suo posto l’Università, magari potenziando l’offerta formativa ai ragazzi marsicani, e dando finalmente impulso al Polo Culturale del palazzo Torlonia. O forse tutto ciò viene visto in concorrenza con il fantasma dell’Urban Center, progetto che al momento di concreto ha solo la nomina del Presidente e tanto caro al professore aquilano consigliere particolare del primo cittadino a rischio di Avezzano?
Come diceva l’indimenticabile Giulio Andreotti, a pensare male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca.