Inutile negarlo: che ne siamo stati appassionati o no, fans oppure solo leggermente conoscitori, Lucio Battisti fa parte della colonna sonora di ognuno di noi.
Quelle bionde trecce intonate in riva al mare, attorno a un falò, cantate a squarciagola in compagnia degli amici. Lucio, con la sua voce evocativa, dal tono ora sofferente, ora stridulo, ora nostalgico, ora capace di acuti strepitosi. Qualcuno l’ha persino definita “stonata”!
Abile chitarrista e perfezionista, noto anche per l’attenzione ai dettagli e la cura quasi maniacale che dedicava agli arrangiamenti e agli accordi. La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop/rock italiano: da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha rivoluzionato e personalizzato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica, spesso combinandola con sonorità e ritmi tipici di svariati generi.
Una voce dalle infinite Emozioni. Un genio della musica tacciato dal pubblico addirittura di “qualunquismo”. partecipò solo una volta al Festival di Sanremo, nel 1969, con la canzone Un’avventura e la sua performance fu criticata da tantissimi giornalisti e critici musicali.
Se ne andò il 9 settembre 1998, secondo alcune voci non confermate per linfoma maligno che aveva colpito il fegato; altre voci affermarono che avesse sofferto di glomerulonefrite. Ha venduto oltre 25 milioni di album e di fondamentale importanza è stata la creazione della sua musica con i testi scritti da Mogol: La canzone del sole, Il mio canto libero, Una donna per amico, Nessun dolore, Una giornata uggiosa, Con il nastro rosa, Un’avventura, 29 settembre, Balla Linda.