AVEZZANO – In molti, ieri pomeriggio nella parrocchia di San Rocco, sono giunti per una preghiera verso la Madonna della Medaglia Miracolosa. Arrivata ieri alle 11, la statua, benedetta a Novembre da Papa Francesco, sta effettuando una peregrinatio per l’Italia, da nord a sud, dallo scorso primo dicembre e fino a novembre 2021. L’iniziativa per far arrivare l’icona sacra ad Avezzano è stata organizzata dal gruppo di Volontariato Vincenziano della città, guidato da Lucia Stinellis, presidente della sezione Avezzanese, che svolge il suo servizio presso la sede di San Rocco.
Alle 18, si è svolta la messa solenne celebrata dal Vescovo Pietro Santoro. Presenti, tra gli altri, don Adriano Principe, parroco di San Rocco; padre Valerio Di Trapani, Missionario Vincenziano, ora Superiore alla casa provinciale di Roma, Professore universitario, che tra i vari incarichi ricopre quello di Assistente Nazionale dei Gruppi di Volontariato Vincenziano, Giuseppe Carulli, assistente regionale Gvv Abruzzo; don Fulvio Amici, assistente del Gvv di Avezzano.
“La presenza di questa sacra immagine della Madonna della Medaglia Miracolosa ad Avezzano sia un segno di buon auspicio e di speranza per l’intera comunità con l’obiettivo superare il buio di questo periodo pandemico”, ha affermato il Vescovo Pietro Santoro, “Un ringraziamento particolare al gruppo di volontariato Vincenziano che si è occupato dell’organizzazione dell’evento”.
“Accogliamo con grande gioia e gratitudine l’effigie di Maria, che si fa vicina alle nostre comunità e alle persone in difficoltà”, ha raccontato la Stinellis, “Il pellegrinaggio vuole esprimere Maria che si fa accanto, nella semplicità più totale. Vogliamo affidare a Maria tutti i poveri che incontriamo quotidianamente attraverso il servizio che svolgiamo con il gruppo delle vincenziane”.
Era la notte tra il 18 e il 19 luglio 1830 quando Caterina Labouré, novizia delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, vide la Madonna, con cui ebbe un lungo incontro mistico. Il tutto avvenne nella casa madre della congregazione, a Parigi. «I tempi sono molto tristi – le disse la Vergine – disgrazie verranno ad abbattersi sulla Francia. Il mondo intero sarà sconvolto da calamità di ogni genere. Ma tu vieni ai piedi di questo altare, qui le grazie saranno sparse su tutte le persone che le chiederanno con confidenza e fervore… ho sempre vegliato su di voi». Le apparizioni si susseguirono. Quella del 27 novembre fu la più nota. Al termine Caterina sentì una voce che le chiedeva di coniare una medaglia che riproducesse la visione: «Le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie!». Nel 1832 furono creati i primi esemplari, la medaglia fu presto detta miracolosa e la sua azione soprannaturale si manifestò anche in una conversione eclatante, quella dell’ebreo agnostico Alfonso Ratisbonne (1814-1884). Quando costui, il 20 gennaio 1842, attirato da una misteriosa luce in una cappella della chiesa di Sant’Andrea delle Fratte a Roma, vide ritta sull’altare la Vergine e riconobbe nelle sue fattezze e nella sua posa l’immagine impressa nella medaglia miracolosa che gli era stata donata da un amico cattolico.