Al supercarcere di Sulmona il nuovo elemento architettonico penitenziario in grado di ospitare ulteriori detenuti lo vorrebbero chiamare padiglione arancio. Lo stesso si andrebbe a sommare a quelli verde, giallo e blu attualmente presenti. Tuttavia, se fosse per la Uil PA, vista la situazione venutosi a creare e incancrenitesi in anni di continui tagli al personale, l’unico colore che si potrebbe attribuire alla nuova struttura detentiva appena ultimata ed oramai molto prossima alla sua apertura è quello rosso!!!
Rosso inteso come pericolo di un possibile totale sfacelo qualora dessero l’ok alla sua apertura senza il previsto arrivo di nuovo personale.
Il dato appena fornito dalla Direzione del Carcere e che è confluito in una nota dalla stessa inviata al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e al Provveditore dell’istituzione penitenziaria per il Lazio, l’Abruzzo e il Molise fa davvero rabbrividire.
Allo stato attuale ci ritroviamo, malgrado le 32 unità di Polizia penitenziaria inviate a seguito dell’ultima mobilità, con 244 a fronte delle 248 in forza al 1 gennaio 2021. Ovverosia con un decremento di 4 unità rispetto a quello che era già considerato un numero drammaticamente striminzito e per nulla confacente ad un istituto di Pena di tale portata. Il tutto con notevoli e gravi ripercussioni sui nervi di tutti gli operatori e soprattutto degli addetti all’Ufficio servizi i quali non sanno davvero più dove sbattere la testa.
L’Amministrazione penitenziaria, insomma, con una mano gli uomini te li concede e con l’altra te li toglie e, come in questo caso, in numero clamorosamente superiore.
Motivi ce ne sono diversi. Tra questi ricordiamo le decine di pensionamenti che hanno riguardato proprio il 2021 ed altri provvediementi di natura amministrativa che il Dap ha intrapreso negli ultimi tempi. Un classico esempio ci è fornito dalle diverse unità appena arrivate in Istituto ma che quasi istantaneamente sono state girate alla vicina Scuola di Istruzione e finanche a svolgere sotto l ’egida del GOM ( Gruppo Operativo Mobile) servizio altrove.
Bene ha fatto la Direzione sulmonese ad evidenziare il fatto che è necessario che la nuova struttura realizzata non potrà essere resa operativa né potrà funzionare senza l’assegnazione del necessario contingente di Polizia Penitenziaria.
Quello che ci preoccupa però è l’assordante silenzio che è seguìto ad una precedente nota sul tema degli organici sempre inviata dalla Direzione ma che non ha mai visto riscontrare una risposta da parte degli Uffici superiori.
Secondo la Direzione del carcere mancherebbero all’appello 56 unità. Per la UIL PA molti di più visto che nel novero delle elencazioni fatte mancano quelle che andranno a sopperire all’inevitabile sovraccarico di lavoro che si avvertirà e dettato dall’incremento che ci sarà di detenuti.
A tal proposito la Uil PA vorrebbe tanto capire a che gioco si stia giocando.
Di certo c’è che se continua di questo passo il gioco che più si presterebbe a dare una risposta al nostro interrogativo potrebbe essere quello al “massacro”.